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"L'Assiro" è un'epopea d'amore e di guerra ambientata nel VII secolo a.C. Due uomini, amici intimi e rivali, nati da madri diverse ma entrambi figli del re, crescono per governare il mondo. Assiria, VII secolo a.C. Ninive è la splendida e temuta capitale di un vasto impero nel quale convivono sofisticata raffinatezza e primordiale brutalità. Nell'imponente palazzo, dimora del potente re Sennacherib, signore dei Quattro Angoli della Terra, i due fratellastri Tiglath Assur, guerriero assiro figlio del re e della concubina greca Merope, e Asarhaddon trascorrono serenamente l'infanzia e l'adolescenza in profonda amicizia, comunicandosi piccoli segreti, speranze e illusioni. Insieme scoprono la tumultuosa vita della grande città, dalle innumerevoli vie affollate di gente proveniente da tutto il mondo. La loro amicizia viene però incrinata da un'antica profezia, secondo la quale uno dei due è destinato al trono imperiale - e al conseguente matrimonio con un'affascinante principessa - e l'altro a diventare un guerriero di leggendario valore. Il romanzo ricostruisce le vicende del periodo in cui l'impero assiro toccò l'apogeo seguendo la diversa prospettiva di Tiglath Assur, che narra in prima persona gli eventi fin dalla sua infanzia. Nel racconto si alternano personaggi storici realmente esistiti, come Sennacherib, la regina Naq'ia e suo figlio Asarhaddon, ad altri di pura invenzione.